Uno strano racconto

Uno strano racconto

Era 
 una bellissima serata di febbraio.
Laura se ne stava seduta li, sul divano, con il suo PC in braccio leggendo dei racconti horror online.

Nella sua mente leggeva attentamente ogni rigo, non tralasciando né punti e né virgole. Sapeva che sarebbe arrivato il momento del racconto nel quale sarebbe balzata sulla sedia, eppure lei era pronta per qualsiasi colpo di scena. 
Quel blog nel quale lei leggeva i racconti, "i racconti del mistero e del fantastico", era il suo preferito perché era come se lei fosse li, accanto alla vittima, ad osservare la scena come un'inetta, non potendo fare niente, sebbene volesse.
Continuò a leggere: "Felicia provò ad aprire la porta, e si aprì. Trovò un muro e uno specchio con sopra dei graffi. Entrò in quella piccola stanza, però, guardandosi allo specchio, vide una donna alle sue spalle. Si voltò ma... -"
-Maledizione! È finita la batteria del PC e ho lasciato il caricatore a casa di nonna! Uffa, uffa, uffa!
Laura era veramente fuori di sè. Proprio quando si stava immedesimando meglio nel racconto, esso svanì nel nulla bruscamente, come un bel sogno interrotto di prima mattina dalla sveglia. 

        Il mattino seguente finì di leggere il racconto e, successivamente, le venne l'idea di crearsi anch'essa un blog. 
Nel giro di pochi mesi il suo blog divenne molto visitato e i suoi racconti sull'horror erano molto famosi in tutta Italia e oltre. Chi se lo sarebbe mai immaginato che una ragazzina di sedici anni sarebbe diventata così famosa in poco tempo?
Dopo tanti racconti horror, Laura decise di cambiare un po` genere. Si diede alla fantascienza, aveva progettato un racconto stando attenta ad ogni minimo particolare.
Esso trattava di due ragazzi che leggendo un particolare libro ne rimasero intrappolati.


        Dopo tanti intensi giorni, finalmente finì di scrivere il suo amato racconto, e finalmente poté pubblicarlo in modo che tutti potessero leggerlo. Sperava che piacesse a tutti.
Il giorno seguente andò a vedere le visualizzazioni di esso, ma in fondo alla schermata del computer c'erano centinaia di persone di dimensioni ridotte che gridavano con voce acuta: "aiuto! Aiutaci!"

Laura a prima vista si spaventò, ma si tranquillizzò poco dopo pensando che quegli omini non potessero essere altro che una GIF apparsa nel suo computer per mezzo di un virus.
Improvvisamente, un signore da dentro al computer gridò:
-Ehi! Per colpa dei tuoi stupidi racconti, tutti noi siamo finiti qui! Hai idea di quante persone leggono e leggeranno i tuoi racconti? EH?! E invece di startene li di stucco a fissarci, fai qualcosa!"
La ragazza non riuscì a credere ai suoi occhi, ma ci riflettè un attimo e pensò che l'unica cosa da fare potesse essere eliminare il racconto, così lo fece, ma senza alcun risultato: le persone continuavano ad arrivare da ogni parte d'Italia smisuratamente.

Così continuò a pensarci, e l'altra unica possibilità poteva essere quella di cancellare definitivamente il blog. Ma una domanda in mente le sorse spontanea: se cancellasse il blog, cosa le assicura che con esso non svaniranno anche le persone?
Per Laura era un grande dilemma. Salvare il blog o salvare le persone? Ci pensò un po di tempo, e decise di salvare le persone.
Eliminò uno ad uno ogni racconto, e man mano che lo faceva, le persone arrivavano a casa loro. 

        Tutto il suo lavoro andò perso, ma un anno dopo pensò di scrivere un libro, con la speranza che quel che era accaduto in passato non si ripeta un'altra volta.




Camelia Moldovan, 3°G

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